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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Primo anno senza Alcol!

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  Questa sera è il primo anniversario della mia sobrietà :  un anno senza Alcol! Esattamente un anno fa presi la prima dose di Alcover , ero terrorizzata... ma le cose andarono bene, perfino meglio del previsto: non toccai più un goccio di alcol , e anche scalando l'Alcover la voglia di bere non ricomparve. ... non venite a menarmela che non è sobrietà se si prendono farmaci (ho eliminato l'Alcover in un paio di mesi ma sono in terapia con psicofarmaci), tecnicamente " sobrio " vuole dire " non ebbro " e non bevo alcolici: allora non bisognerebbe nemmeno bere caffè, tè ne fumare sigarette (e voglio vedere quanti AA risulterebbero " sobri " in tal modo..comunque sono passata alla sigaretta elettronica da circa 6 mesi e il caffè lo eliminerò perchè credo che mi dia solo svantaggi), e magari nemmeno mangiare MAI dolci e cibo spazzatura.. La mia terapia farmacologica non è volta a " sballarmi ", non contiene benzodiazepine ed è gestita da...

Bere per sentirsi più stupidi..

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  Adesso che ho smesso di bere da abbastanza tempo comincio ad avere di nuovo fiducia nelle mie capacità intellettive ... ...e parallelamente la gente mi sembra sempre più stupida e ignorante (in media, ci sono anche alcune sporadiche persone intelligenti con cui amo discutere).. Il che non dovrebbe sorprendere: dai dati riguardo all' analfabetismo funzionale in Italia sembra che il 30% della popolazione sia incapace di comprendere un testo scritto di poche righe (ecco come nascono tante frustranti litigate sui social in cui l'interlocutore sembra proprio rispondere senza capire ciò che gli viene scritto) e che solo il 5% della popolazione sappia comprendere in modo approfondito un testo scritto di più pagine .. è questo ultimo dato che mi ha spiazzata: già alle medie si leggono libri facendo analisi del testo, quindi un ragazzino di 14 anni dovrebbe avere questa capacità quando passa l'esame di terza media: possibile che il 95% delle persone perda tali competenze nel cors...

Riflessioni su "La Metamorfosi" di Kafka, dipendenze e malattia mentale

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Ho finito di leggere " La Metamorfosi " di Kafka ! Mi sono " costretta a leggerlo " pur non amando la narrativa: bello, ma continuo a non amare la narrativa, preferisco la saggistica.. " La Metamorfosi " di Gregor in scarafaggio/blatta mi ha fatto pensare a quando una persona, per l' insorgere di una malattia mentale o di una dipendenza da sostanze grave, diviene, non solo un " peso " per la famiglia, ma è percepito come irriconoscibile e rivoltante (e " non più totalmente umano " o comunque " non più la persona di un tempo ")...tanto da far desiderare loro la sua dipartita .. ..e di come tale giudizio sia spesso interiorizzato dallo stesso malato. La famiglia di Gregor ha fatto ciò che fanno molte famiglie con un membro che sviluppa una patologia psichiatrica grave o ancor più una dipendenza da sostanze grave.. da qui il parallelo della mia riflessione .. e una persona con tali problematiche non è produttiv...

Come Basaglia potrebbe aver influenzato i trattamenti per le dipendenze

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 Ho letto sul sito di Psychiatry Online Italia un bellissimo articolo che parlava di come il pensiero di Basaglia potrebbe aver influenzato indirettamente l'approccio alle Dipendenze da Sostanze in Italia (e non solo). ABSTRACT dell'articolo originale: Questo contributo, redatto in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, prova a indagare intorno a una questione apparentemente periferica rispetto alla caratura complessiva della sua “rivoluzione” del pensiero e delle prassi psichiatriche vigenti al tempo: ci riferiamo alla possibilità che anche nel campo delle tossicomanie si sia avvertita la sua influenza. Per quanto sia difficile valutarne specificamente l’entità, la posizione qui sostenuta è che, nonostante le resistenze opposte da un sistema rigido e moralistico, il nuovo clima si infiltri lentamente nei servizi pubblici delle dipendenze; magari a partire dall’azione di singoli operatori sensibili che si pongono al servizio di istanze critiche...

Avere la fiducia dello psichiatra del Ser.D.

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QUANDO LO PSICHIATRA DEL SER.D. SI FIDA DELLA TUA PAROLA. Per fortuna negli anni quasi tutti gli psichiatri e psicologi che ho avuto al Ser.D. /Ser.T. si sono " fidati della mia parola " (il che è molto atipico in un servizio per le dipendenze ed in generale per quanto riguarda come viene trattato chi ha o ha avuto una storia di problemi con alcol/farmaci/" droghe ", si dice  " il tossico è bugiardo ", ma spesso lo si induce a mentire ), sapendo che se ci fossero problemi o ricadute lo riferirei  subito.. ..e anche quando usavo sostanze dicevo esattamente cosa avevo usato. Sono sempre andata sl Ser.D. /Ser.T. di mia volontà, per farmi aiutare e per potermi aiutare deve esserci un rapporto di fiducia (e l' alleanza terapeutica con chi mi segue), quindi psichiatri/psicologi DEVONO sapere se ho utilizzato qualcosa e come sto a livello psicofisico per potermi aiutare al meglio. Infatti, a parte i primissimi tempi 20 anni orsono, esami uri...