La sensibilizzazione: perchè un ex alcolista potrebbe ubriacarsi anche con pochi sorsi di birra (e tornare a bere)?

La sensibilizzazione è un fenomeno per cui, in alcolisti sobri da un certo periodo, talvolta una dose molto bassa di alcol ha un effetto decisamente più marcato del normale, facendo sentire la persona brilla o ubriaca. Spesso tale effetto riaccende il circuito cerebrale della ricompensa in modo spropositato, causando anche un marcato craving per un tempo variabile.

la sensibilizzazione all'alcol secondo Bing

Sia il potenziale deterioramento del giudizio anche dopo l’assunzione di dosi molto basse di alcol dovuto alla sensibilizzazione, sia il seguente craving possono portare a una ricaduta della persona alcolista, anche se era sobria da tempo.

La disinibizione e il deterioramento del giudizio dovuti alla sensibilizzazione possono fare in modo che una persona sobria con un passato di alcolismo percepisca in modo esagerato gli effetti di una bassa dose di alcol (ad esempio, poche dita di spumante bevute per un brindisi), e questo può portare a non riuscire a trattenersi e a bere ben più di due dita di spumante.

Anche se si riesce a rimanere entro le “due dita di spumante”, la sensibilizzazione, facendo sentire molto di più gli effetti gratificanti dell’alcol, può riaccendere il sistema di “reward come se fosse un albero di Natale, e ciò può portare a una ricomparsa del craving verso l’alcol sia sul momento che nei giorni successivi; anche ciò può portare a una ricaduta.

La sensibilizzazione non capita a tutti i soggetti con un passato di alcolismo che provano a bere un goccio, ma può capitare e aumenta il rischio di ricaduta.

Questo è uno dei motivi per cui si sconsiglia agli ex alcolisti di bere saltuariamente, anche piccole quantità di alcol per un brindisi…

Una delle caratteristiche di una persona realmente alcolista è il non riuscire a bere moderatamente e a controllare il quantitativo di alcol assunto e la frequenza di assunzione nonostante gli sforzi, come invece fa buona parte della popolazione (non intendo il bere troppo una tantum: intendo un modello pervasivo di uso disfunzionale dell’alcol con incapacità di moderarsi nonostante le conseguenze negative dell’assunzione). 

In questi casi, diventa più facile astenersi del tutto dall’alcol che cercare di controllarne quantitativo e frequenza di utilizzo, e il "provare a bere un goccio ogni tanto" diventa decisamente un azzardo ed è spesso causa di ricaduta.

[la sensibilizzazione può verificarsi anche per altre sostanze psicoattive legali e illegali diverse dall'alcol, in persone che hanno abusato di tali sostanze, ma che sono "puliti" da un certo periodo]

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LINK:

 Versione in pdf scaricabile dell'articolo:

 - Termini utili e definizioni per capire le dipendenze:
 - Disturbo da Uso di Sostanze secondo il DSM5:
 - Disturbo da Uso di Alcol secondo il DSM5:

 - Il "craving" nelle dipendenze (di Luycia Di Giuda; sito psicoterapiascientifica). 
 - "droghe" e alcol: uso ricreativo e dipendenza patologica.
 - 2-minute Neuroscience: Reward System.
 - 2-minute Neuroscience: Alcohol.

 - Riduzione del danno e info sostanze/dipendenze ("droghe", alcol, farmaci/psicofarmaci/sostitutivi):
 - "gruppo di mutuo aiuto per sballati e alcolizzati" (Gruppo FaceBook)

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