"ANIMA, vita e morte dell'anima da Lascaux al transumanesimo" di Michel Onfray (Libro)

Libro trovato per caso in Biblioteca poichè avevo dimenticato a casa lo smartphone contenente la lista dei titoli da richiedere.. 
Vagavo in cerca di ispirazione nella sezione di Saggistica e la copertina colorata ha attirato la mia attezione: è difficile che in quella sezione ci siano "libri colorati".. 

Letto il titolo, sono atea quindi ero scettica, ma una volta letto l'indice e appreso che Onfray è considerato un "filosofo controverso" mi sono convinta!


Libro "Anima" di Onfray (copertina)
[libro dal titolo enigmatico
e molto colorato
per essere nella sezione 
di Saggistica]

Libro molto interessante, scritto in modo caustico ma assai pesante per via dei tanti riferimenti filosofici (ho studiato filosofia solo al liceo e solitamente leggo libri di saggistica su tematiche scientifiche più che filosofiche) e della terminologia filosofica che non approcciavo da oltre due decenni: mi ci sono voluti quasi due mesi a leggerlo (sono circa 500 pagine belle piene) e sono in ritardo per la restituzione in biblioteca..

Pungente e sarcastico Onfray non lascia scampo a nessuno: critica aspramente molti filosofi greci e giudica i padri della chiesa come "persone con gravi problemi psichiatrici e sessuali", asfalta Cartesio per "l'aminale macchina" e attacca aspramente Elon Musk (per lui simbolo di un transumanesimo disumanizzante e imminente).

Mi piace! 
Condivido con lui la propensione alla polemica e lo stile provocatorio unito al non rispetto verso figure di autorità se penso che stiano "dicendo cazzate". 
Ciò che scrive fa riflettere e da atea non posso che apprezzare le sue aspre considerazioni riguardo ai padri della Chiesa Cattolica Romana come condivido le sue critiche all''animale macchina" da cui traspare il disgusto verso chi diventa crudele per seguire una teoria cervellotica negando l'evidenza, ovvero che un cane preso a calci soffre e lo dimostra inequivocabilmente.

Certo non lo consiglierei come lettura rilassante: un capitolo di 20 pagine mi mandava a fuoco i neuroni molto più di qualsiasi tomo universitario sulle neuroscienze.

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RIASSUNTO DELLE TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO:

Anima di Michel Onfray è un'opera che si propone come una profonda inchiesta filosofica sull'anima umana, esplorando il suo significato e la sua evoluzione nel corso della storia. Onfray, noto filosofo materialista, analizza l'anima non come entità immateriale, ma come il prodotto della cultura e delle esperienze umane accumulate nel tempo.

Contenuto del Libro

Storia dell'Anima
Onfray traccia un percorso che inizia dalle antiche Grotte di Lascaux fino ad arrivare ai moderni sviluppi del transumanesimo e dell'intelligenza artificiale. L'autore sostiene che l'anima è ciò che ha reso umana la vita degli uomini attraverso i millenni, e la sua storia è intrecciata con l'evoluzione della nostra specie.
Nichilismo e Identità
Un tema centrale del libro è il nichilismo, che Onfray descrive come una forza inarrestabile che minaccia l'identità occidentale. Egli osserva un passaggio dall'anima immateriale a una concezione digitale, evidenziando come questa transizione possa portare a una civiltà disumanizzata, dove ogni aspetto della vita diventa merce.
Critica al Transumanesimo
Onfray critica figure come Elon Musk e le loro visioni futuristiche, avvertendo che l'aspirazione verso un'umanità postumana potrebbe portare a una "fine annunciata" della civiltà tradizionale. La sua analisi si concentra sulle conseguenze di questa evoluzione e sulla perdita di legami umani significativi.

Temi Principali

  • Evoluzione Culturale: L'anima è vista come un prodotto culturale piuttosto che un'entità metafisica.
  • Critica alla Modernità: Onfray esamina le sfide contemporanee all'identità e alla moralità umana in un contesto di crescente disumanizzazione.
  • Futuro dell'Umanità: Le sue riflessioni si estendono alle implicazioni etiche e sociali delle tecnologie emergenti, avvertendo contro una possibile alienazione dell'individuo.
In sintesi, Anima non è solo un'analisi dell'anima in sé, ma un'ampia riflessione sul destino dell'umanità in un'epoca di cambiamenti rapidi e radicali. Onfray invita i lettori a riflettere su cosa significhi essere umani in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dal nichilismo.

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Nel libro Anima, Michel Onfray presenta una serie di tesi centrali che esplorano la natura dell'anima umana, la sua evoluzione e il suo significato nel contesto contemporaneo.

Principali Tesi di Michel Onfray

L'Anima come Prodotto Culturale
Onfray definisce l'anima non come un'entità immateriale, ma come il risultato della cultura umana e delle esperienze accumulate nel corso della storia. L'anima è vista come ciò che ha reso umana la vita degli individui attraverso i millenni, riflettendo sulla nostra finitudine e sulla mortalità.
Storia dell'Anima
L'autore si propone di scrivere una storia dell'anima che intreccia l'evoluzione della nostra specie con le trasformazioni culturali e filosofiche. Questo percorso va dall'alba dell'umanità fino ai giorni nostri, affrontando temi come il transumanesimo e l'intelligenza artificiale.Critica al Futuro DigitaleOnfray avverte che stiamo assistendo a un passaggio dall'anima immateriale all'anima digitale, il che potrebbe portare a un futuro disumanizzato. Egli critica l'idea di una civiltà ultraplanetaria che reificherebbe ogni aspetto della vita, sostituendo le tradizionali civiltà limitate nel tempo e nello spazio.
Nichilismo e Postumanesimo
Un tema ricorrente è il nichilismo, che Onfray considera una minaccia per l'identità umana. La sua analisi si estende alle implicazioni etiche del postumanesimo, evidenziando come la tecnologia possa erodere i legami umani fondamentali.In sintesi, Anima è un'opera che invita alla riflessione sul significato dell'essere umano in un'epoca di cambiamenti rapidi e radicali, ponendo interrogativi su cosa significhi essere vivi in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dal nichilismo.

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Michel Onfray, nel suo libro Anima, presenta una serie di critiche incisive al concetto tradizionale di anima, che si discosta dalle visioni immateriali e spirituali comunemente accettate. Ecco le principali critiche mosse da Onfray:

Principali Critiche di Onfray al Concetto Tradizionale di Anima

Materialismo dell'Anima
Onfray sostiene che l'anima non sia un'entità immateriale, ma piuttosto un prodotto culturale e materiale. Secondo lui, l'anima è ciò che ha reso umana la vita attraverso la meditazione sulla nostra finitudine e le esperienze storiche accumulate nel tempo. Questo approccio materialista contrasta con la visione tradizionale che la considera eterna e immortale
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Critica al Dualismo
L'autore critica il dualismo cartesiano che separa corpo e anima, evidenziando come questa divisione sia fallace. Onfray sottolinea che il disprezzo per il corpo e la ricerca di una purificazione dell'anima sono idee errate, ereditate da pensatori come Plotino. Egli afferma che tale dualismo ha portato a una visione distorta della vita umana, promuovendo una concezione negativa del corpo e della corporeità
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Rifiuto della Spiritualità Religiosa
Onfray contesta l'idea che la spiritualità sia monopolizzata dal cristianesimo, il quale ha storicamente definito l'anima in termini di salvezza o dannazione. Secondo lui, questa visione ha limitato la comprensione dell'anima a un contesto religioso, escludendo altre interpretazioni più laiche e materiali
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Critica al Transumanesimo
Onfray esprime preoccupazione per le implicazioni del transumanesimo e della digitalizzazione dell'anima. Egli avverte che la trasformazione dell'anima in un'entità digitale potrebbe portare a una civiltà disumanizzata, dove ogni aspetto della vita è mercificato. Questa evoluzione è vista come una minaccia alla vera essenza umana
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In sintesi, Onfray propone una visione dell'anima come entità materiale e culturale, criticando le concezioni tradizionali che la vedono come immateriale e separata dal corpo. La sua analisi invita a riflettere su come le attuali trasformazioni tecnologiche possano influenzare non solo la nostra comprensione dell'anima, ma anche il futuro stesso dell'umanità.

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Michel Onfray riserva una feroce critica ai Padri della Chiesa nel suo lavoro, specialmente nel contesto del suo Trattato di ateologia e delle sue altre opere. Ecco i punti salienti delle sue critiche:

Critiche ai Padri della Chiesa

Costruzione Mito-Religiosa
Onfray considera la figura di Gesù e le narrazioni evangeliche come costruzioni mitologiche. Definisce Gesù stesso come un "eroe da film in costume" e i Vangeli come opere di propaganda, caratterizzate da una retorica che mira a liberare il magico e il meraviglioso. Questa visione riduce il messaggio cristiano a una serie di favole prive di fondamento storico
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Ruolo di Paolo di Tarso
Onfray critica anche Paolo di Tarso, descrivendolo come un "commesso viaggiatore" e un "ebreo isterico" che ha trasformato il messaggio di Gesù in una religione organizzata, contribuendo così alla diffusione del cristianesimo come religione di Stato nell'Impero Romano. Secondo Onfray, questa trasformazione ha portato a un'ortodossia cieca e violenta che ha storicamente oppresso la scienza e la razionalità
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Dualismo Corpo-Anima
Un'altra critica fondamentale riguarda il dualismo introdotto dai Padri della Chiesa, che disprezza il corpo in favore dell'anima. Onfray ritiene che questa separazione sia fallace e abbia portato a una visione negativa della corporeità, considerata impura e inferiore. Egli sostiene che tale disprezzo per il corpo ha influenzato profondamente la cultura occidentale, contribuendo a una morale repressiva
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Monopolio della Spiritualità
Onfray accusa il cristianesimo di aver monopolizzato l'idea di spiritualità, sostenendo che l'anima è immateriale, eterna e suscettibile di salvezza o dannazione. Questa concezione esclude altre interpretazioni più laiche e materiali dell'anima, limitando la comprensione umana della propria esistenza
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Conclusione

In sintesi, Michel Onfray critica i Padri della Chiesa per aver costruito un sistema religioso che ha distorto la comprensione dell'anima e del corpo, promuovendo un dualismo dannoso e una visione mitologica della realtà. La sua analisi invita a riconsiderare le fondamenta della spiritualità al di fuori delle tradizioni religiose dominanti.

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Libro "Anima" di Onfray (retro)



RIGUARDO ALL'AUTORE:

Michel Onfray è definito un filosofo controverso per diverse ragioni legate alle sue posizioni radicali e polemiche, in particolare nei confronti della religione e delle istituzioni tradizionali.

Motivazioni della Controversia

Critiche alla Religione
Onfray è noto per la sua critica feroce alle religioni monoteiste, specialmente al cristianesimo. Nel suo Trattato di ateologia, egli smonta le basi etiche e filosofiche della teologia, sostenendo che la religione ha storicamente oppresso la ragione e la scienza. Questa posizione ha suscitato reazioni forti non solo tra i credenti, ma anche tra coloro che vedono nella sua retorica un'eccessiva aggressività
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Rifiuto della Laicità Tradizionale
Onfray interpreta la laicità non come un principio di neutralità dello Stato, ma come una concezione filosofica da cui lo Stato dovrebbe trarre ispirazione. Questa visione ha attirato critiche per il suo apparente fraintendimento del concetto di laïcité francese, portando a polemiche nei circoli intellettuali
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Stile Polemico
Il suo stile provocatorio e le sue affermazioni spesso incendiarie, come quelle su Paolo di Tarso e sulla natura delle religioni, contribuiscono alla sua reputazione di pensatore controcorrente. Onfray è visto come un "filosofo da slogan" che preferisce il monologo al dialogo, il che limita il dibattito costruttivo
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Posizioni Politiche
Inoltre, le sue posizioni individualiste, anticapitaliste e anticomuniste lo rendono un pensatore controverso nel panorama politico e filosofico contemporaneo. La sua critica alla civiltà giudaico-cristiana e l'idea di una "decadenza" culturale amplificano ulteriormente il suo status di figura divisiva
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In sintesi, Michel Onfray è considerato un filosofo controverso per le sue critiche incisive alla religione, la reinterpretazione della laicità, il suo stile provocatorio e le sue posizioni politiche radicali.


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 - Disturbo da Uso di Sostanze secondo il DSM5:

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