[9/2023] Ho 40 anni e un passato da tossicodipendente (eroina e cocaina per via endovenosa, abuso di benzodiazepine, e ho provato credo ogni droga reperibile sul mercato dell' epoca) finito prima dei 30 anni, sono un alcolista conclamata da oltre 10 anni...forse adesso sono pronta per fare il grande passo ed eliminare anche l'alcol...
..vorrei condividere con voi il mio prossimo percorso con l'alcol, riflessioni, ricordi confusi di 20 anni di uno scuro mare da cui spero di riemergere..
quando la TV rifletteva il mio dolore: alcolismo fra finzione e realtà
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Quando bevevo ero arrivata a un livello di disperazione tale per cui vedere in televisione personaggi come Barney Gumble dei Simpson o Frank Gallagher di Shameless mi provocavano un acuto dolore...
Da bambina mi identificavo molto in Lisa Simpson, crescendo mi sono scoperta ad identificarmi in Homer, ma alla fine ho capito che mi ero trasformata in Barney, l'ubriacone dei Simpson..
e vedere la puntata in cui porta quello struggente documentario al film festival mi faceva male dentro..
Link al video del "cortometraggio di Barney dei Simpson":
Anche guardare la Serie TV "Shameless" era diventato doloroso e mi provocava crisi di pianto:
ero psichicamente e fisicamente a pezzi, avevo sempre nausea e il mio stomaco e intestino erano distrutti dall'alcol, faticavo ad uscire di casa per andarmi a procurare alcolici e sigarette..
Vedere Frank Gallagher che si fa aiutare dal figlio minorenne a procurarsi alcolici e continua a bere (o a cercare di assumere alcol in altre maniere) nonostante i devastanti problemi fisici, mi gettava nello sconforto, consapevole che avrebbe potuto essere il mio futuro di li a breve..
..e pure Netflix in quel periodo continuava a consigliarmi quasi serie TV con personaggi alcolizzati:
...ma per anni sono stata "troppo male per riuscire a reagire", sapevo che la situazione era oramai intollerabile e poteva solo peggiorare, ma non riuscivo nemmeno a "immaginare la mia vita senza alcol" o senza altri sballi...
Un Limbo durato un decennio:
il mare delle dipendenze , in cui ero naufraga, era diventato ancora più oscuro, non più tempestoso come quando usavo "droghe pesanti", ma oscuro e melmoso quasi come sabbie mobili...
..solo adesso, forse, sto riuscendo a Riemergere e a guadagnare la riva...
Ma vedere il cortometraggio di Barney mi fa ancora un po' male, e mi causa tristezza anche come i problemi dell'alcolismo siano spesso presentati in TV come mero materiale per sketch comici..
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LINK:
- 200 giorni senza alcol, un mese senza sigarette.
Nel sistema legale attuale alcune sostanze psicoattive, e non altre, sono state classificare come " droghe " e rese illegali, si presume per la loro intrinseca pericolosità individuale e sociale, mentre altre sono considerate socialmente accettabili (nonostante le comprovate capacità di creare addiction e di portare a danni individuali e sociali ) e perfino incentivate, e altre sono considerate farmaci prescrivibili con vari tipi di ricettazione. Tale classificazione si basa per lo più sulla percezione delle varie sostanze psicoattive negli Stati Uniti D'America durante la prima metà del 20° secolo, e ha poco di scientifico. Inoltre la lista è in continuo divenire, nel vano tentativo di stare dietro alle nuove sostanze sintetizzate o importate, che spesso vengono inserite in tabella solo perchè psicoattive, senza studiarne in dettaglio l'effettiva pericolosità. Nel 2010, per cercare di arrivare a una classificazione più scientifica delle sostanze psicoattive legali e...
Ieri è stato il primo giorno del lavoro protetto trovato tramite il Ser.D. : è andata bene, il lavoro sembra interessante e l'ambiente sereno. Poi so che per qualsiasi problema ho sia la mia referente che il Ser.D. che si impegnerebbero per cercare di risolvere.. Dovrò fare inserimento dati ecc alla sede centrale cittadina della Caritas (che è pure vicina, ma la mia referente UCIL ha detto che chiederà comunque se è possibile farmi avere un abbonamento del bus agevolato), e il tema di questo anno trattato dalla Caritas sarà " povertà e salute mentale ". Di solito i lavori protetti sono in buona parte pulizie o giardinaggio, questo invece sembra adatto ai miei interessi e competenze (competenze da autodidatta in buona parte, ma sto anche facendo un " corso di informatica ICDL " grazie al Centro Per l'Impiego). Certo sono atea e non battezzata, ma non sembra essere un problema e li mi sembrano anche decisamente elastici di vedute. Mi serviva un lavoro...
Ho sperimentato praticamente ogni sostanza psicoattiva disponibile fra il 2000 e il 2010; con alcune (sia illegali che legali) ho avuto dei grossi problemi, con altre no. Di alcune ho ricordi da incubo o ho maturato la consapevolezza che mi causano troppi problemi per renderne l'utilizzo ragionevole, di altre ho ricordi belli..altre semplicemente non mi piacevano... Anche se non ho più intenzione ne voglia di sballarmi , ho l' impressione che mai più nulla potrà piacermi/divertirmi realmente, come se il mio cervello fosse, settato su livelli o aspettative troppo alti per apprezzare le cose normali .. [il Regno di Oz con i suoi colori e la sfavillante Città di Smeraldo] Negli anni sono riuscita a trovarmi nuovi interessi : mi piace la cinofilia , la cucina , le serie TV soprattutto di fantascienza , i videogame e sono sempre stata una persona curiosa quindi amo informarmi su paleontologia, antropologia, astronomia, scienze naturali, psicologia e neuroscienze , sociologia...
La riduzione del danno , o limitazione dei rischi (RdD), è un approccio, una politica e un sistema di interventi che mira a ridurre le conseguenze negative del consumo di droghe, legali e illegali , sul piano della salute, sociale ed economico, per i singoli, le comunità e la società . Questa politica è fortemente inserita negli ambiti della sanità pubblica e dei diritti umani. Per riduzione del danno si intende quella serie di politiche, programmi e pratiche che mirano a minimizzare gli impatti negativi sulla salute, sociali e legali dell’uso di droghe, delle politiche e delle leggi sulle droghe. Questa pratica è sempre più diffusa in Paesi che negli ultimi decenni hanno dovuto affrontare il fallimento delle politiche repressive. Esempi di interventi volti alla RdD sono: servizi in cui si testano piccole quantità delle sostanze illegali acquistate dai consumatori per controllarne la composizione, distribuzione di acqua ai rave party, servizi di distribuzione di materiale da ini...
La cocaina iniettata è anche peggio dell' eroina . Almeno con l' eroina , come per la maggior parte delle altre " droghe ", per un po' di ore ci di sente bene (e comunque esiste il metadone per aiutarsi come riduzione del danno o se si vuole smettere). Con la coca ti fai e 5 minuti dopo stai di merda psichicamente e, spinto da un intenso craving , vuoi solo farti di nuovo e ancora e ancora, come nel mito greco del " supplizio Sisifo " , in cui lui è condannato a spingere un masso in cima ad una collina e appena ci riesce il masso rotola nuovo a valle costringendolo a ripetere l'arduo compito all'infinito ...come un tossico da coca , subito dopo una pera è costretto dal craving e dal malessere psichico a recuperare altri soldi e cercare di nuovo lo spacciatore per farsi nuovamente, in un ciclo che termina solo (temporaneamente, sino al giorno dopo) con un iniezione di oppiacei e qualche ora di sonno... [immagine che rappresenta il "Sup...
Quando mi facevo di eroina passavo più che altro il tempo a rischiare di incendiarmi la maglia con una sigaretta, ho ancora qualche maglia piena di bruciature... Se ti fai di eroina non metterti la tua maglia preferita... [maglia dell'epoca in cui usavo eroina, con tipiche bruciature di sigaretta dovute all'abbiocco post oppiacei in cui si tende ad assopirsi con la sigaretta in bocca] Quando mi facevo di cocaina in vena passavo il tempo a cercare di procurarmi soldi per un altra pera e a cercare il pusher per l' ennesima volta in una nottata... [particolare della maglia con bruciature di sigaretta dovute al consumo endovenoso di eroina] Quando mi sballavo di benzodiazepine mi prendevano male fin troppo spesso, e mi ritrovavo sovente in SPDC (reparto di psichiatria dell'ospedale) legata ad un letto senza sapere come ci fossi arrivata, ma potendo intuire il perchè. Per fortuna mi slegavano appena ero un minimo lucida e mi mandavano a casa in ...
L'idea che sia necessario " toccare il fondo " al fine di smettere con " droghe "/alcol è una cavolata anni '80 basata sull'illusione che, se uno " si faceva tanto male/fosse stato costretto a vivere in condizioni miserevoli ", avrebbe rinunciato alle sostanze (motivo per cui si rendevano anche le disintossicazioni dolorose e scomode e si consigliava ai parenti di buttare la persona fuori casa rifiutando ogni sorta di sostegno materiale ed emotivo alla persona)...quando uno dei criteri per diagnosticare un Disturbo da Uso di Sostanze è proprio che la persona continua ad usarle nonostante i problemi fisici psichici finanziari e legali che comporta... Questo dovrebbe far capire che in buona parte dei casi punire/far rischiare la vita/umiliare/rendere la vita miserabile a chi consuma sostanze non lo porterà a " redimersi ", oltre al fatto che fare del male ad un individuo nel tentativo di costringerlo a " curarsi " sia una...
Per merito di un " amico di penna virtuale " ho potuto leggere il libro " Nel regno degli spiriti famelici, incontri ravvicinati con le dipendenze " di Gabor Matè , un ottimo testo che parla del legame fra trauma stress e dipendenze anche dal punto di vista neurobiologico , ma che è abbastanza discorsivo (seppur scientificamente accurato) da poter essere consigliato a chiunque, anche come lettura introduttiva su queste tematiche. La parte iniziale del libro ripercorre alcuni casi di pazienti particolarmente problematici e con storie da incubo di questo medico, che opera nel settore pubblico delle dipendenze in Canada, in una zona particolarmente povera della città. La seconda parte si concentra su memorie di Matè riguardo ad una sua dipendenza comportamentale assai peculiare: i CD di musica classica. La cosa può far sorridere, ma se si prosegue nella lettura si noterà quanto questo comportamento abbia condizionato la vita dell'autore e come le dipendenze com...
...mi rimanevano circa 5ml di Alcover nel boccettino che stavo usando, ormai da oltre una settimana ne prendevo il " dosaggio omeopatico " di 0,20ml/die , mi ci sarebbe voluto un mese per finirlo a tale dosaggio, e non sia mai di buttarlo via.. (quando scalo qualcosa alla fine ne prendo per un po' un dosaggio farmacologicamente ininfluente per "mia tranquillità psicologica"; quando, dopo tanti anni a 120mg, scalai il Metadone andai avanti un bel po' con "dosaggi omeopatici", il che forse mi aiutò a evitare quegli strascichi di lievi sintomi astinenziali prolungati che molte persone avvertono anche per mesi dopo aver scalato il Metadone ) [l'ultimo boccettino di Alcover] ...visto che non avevo voglia di continuare ad assumere una dose ininfluente di Alcover per un mese ho deciso di fare una miny-cavolata: una mattina di qualche giorno fa ho preso 4ml di Alcover tenendomene un ml circa per continuare a scalarlo... 4ml sono un...
Ieri mattinata piena al SerT : infettivologa per consegna delle analisi del sangue, psichiatra per pianificare il prosieguo della terapia con l' Alcover e ritiro dell' Alcover . Erano le prime analisi del sangue fatte da sobria, e sono risultate molto buone, l' infettivologa era molto soddisfatta. Riguardo all' Alcover dovrò continuare per questa settimana a prenderne 7,5ml/die, divisi in 2,5ml il pomeriggio e 5ml la sera (ma mi ha detto che se rimango entro i 7,5ml posso dividerli come mi viene più confortevole e anche cominciare a scalarli un paio di giorni prima per non scendere di 2,5ml di botto: li sto dividendo in 0,5ml la mattina 2 il pomeriggio e 5 la sera), e a inizio prossima settimana scendere di 2,5ml arrivando a prenderne 5ml/die la sera (o divisi come mi sento più a mio agio). Anche la psichiatra era molto soddisfatta di come sta andando la terapia con l' Alcover : non ho più toccato alcol da quando lo prendo (ormai 20 giorni), non ho craving e ...
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