rifuggire la luce come le blatte

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Quando bevevo grandi quantità di alcolici ogni giorno, raramente mi alzavo prima delle 3 del pomeriggio e ancora più raramente uscivo prima delle 6 di sera... 


cercavo di uscire solo di note, rifuggivo la luce come le blatte
[cercavo di uscire solo di note,
rifuggivo la luce come le blatte]

Era impossibile andare ad appuntamenti di mattina, il che rendeva difficile anche farmi seguire dal Ser.D. per farmi aiutare.

...cercavo di uscire solo di notte (e solo al fine di procurarmi alcolici e sigarette e per far fare i bisogni al cane) , rifuggivo la luce come le blatte...
..camminavo nell'ombra, radente ai muri, sperando che nessuno mi notasse o mi rivolgesse la parola..

Mi sentivo come Gregor trasformatosi in scarafaggio in "La Metamorfosi" di Kafka..

odiavo la luce, uscire mi angosciava
[odiavo la luce, uscire mi angosciava]

Mi vergognavo di me stessa, non tanto perchè bevevo, ma per le conseguenze che bere mi provocava: non riuscivo a curarmi di me o della casa, facevo fatica anche solo ad alzarmi dal letto quindi un lavoro era impossibile, avevo mollato anche gli studi, ero un'enorme delusione per i miei genitori, e soprattutto mi sentivo in colpa perchè non portavo più il cane a passeggio o a giocare..

Vivevo di notte e dormivo di giorno...anche se più che altro mi limitavo a vegetare... 
Uscire mi angosciava...
..sapevo che non sarei mai stata all'altezza delle aspettative dei miei genitori: allora avevo deciso di mollare tutto e rinunciare..
...una sorta di "hikikomori alcolizzata"...

Ora, da sobria, sto cercando faticosamente di tornare a un ritmo sonno veglia normale e luce e sole non mi dispiacciono..

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