chiarimenti riguardo al post "STOP THE STIGMA"

Visto che alcuni non hanno capito del tutto il senso del mio precedente post "drogarsi" non è immorale e non è un vizio (STOP THE STIGMA)" https://riemersione.blogspot.com/2024/05/drogarsi-non-e-immorale-e-non-e-un.html ], che non vuole essere un incitamento a sballarsi (usare sostanze psicoattive per scopi ricreativi non è di per se immorale e solo una certa percentuale arriva a una dipendenza patologica, ma è comunque una cosa "poco salubre" e spesso un "comportamento a rischio"), proverò ad approfondire in questo post. 

Lo stigma non aiuta le persone ed è crudele e insensato.

Se una persona sviluppa addiction da sostanze illegali, sostanze legali (alcol) o farmaci (ad es tranquillanti/benzodiazepine) o una dipendenza comportamentale (gioco d azzardo, pornografia ecc) non è un vizioso, è una persona che sta male e ci sono alterazioni neurofisiologiche che lo provano.
E va aiutata non punita. 

Se una persona usa per scopi ricreativi una sostanza legale o illegale o un farmaco sta attuando un comportamento poco salutare e a rischio, ma non sta compiendo di per se un atto immorale..
E non è detto che svilupperà una dipendenza patologica, sennò saremmo tutti alcolisti; invece è quando una sostanza si scontra con una predisposizione individuale che si ha la tempesta perfetta che porta alla dipendenza patologica vera e propria come classificata nel DSM5 (Disturbo da Uso di Sostanze e Disturbo da Uso di Alcol). 

E la classificazione delle sostanze fra legali farmaci e illegali è estremamente arbitraria e basata soprattutto su ciò che si credeva nella prima metà del '900, ma se si guardano studi più moderni come quello di Nutt (che non è perfetto, ma è molto più sensato della classificazione legale delle "droghe") la scala di pericolosità individuale e sociale delle sostanze psicoattive è molto diversa (e il legale alcol ne esce malissimo). 
Inoltre sempre più studi stanno ri-classificando come potenziali farmaci per diverse condizioni quelle che erano considerate droghe pericolose e basta (psilocibina, ketamina , MDMA, cannabis ecc), e sembra che siano utili anche proprio per la terapia delle dipendenze da sostanze psicoattive...

[pericolosità delle "droghe" secondo lo studio di Nutt,
 immagine tratta dal blog di Valerio Rosso]



Lo stigma, giudizi morali e considerare la dipendenza un vizio non aiutano le persone che ne hanno bisogno ad accedere alle terapie e ad avere terapie moderne e adeguate.
E può rovinare la vita di chi, per fortuna attua comportamenti a rischio e insalubri, ma non ha una dipendenza patologica.
Certo l'ideale sarebbe non usare alcun tipo di sostanze psicoattiva legale o illegale se non sotto prescrizione medica. 
Detto questo io rimango profondamente antiproibizionista, proibire alcune sostanze psicoattive ha portato solo più danni e foraggiato la criminalità organizzata senza far diminuire realmente l'incidenza dei problemi legati a tali sostanze o delle dipendenze.

Spero di essermi spiegata meglio.

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LINK:

versione pdf scaricabile:

 - "drogarsi" non è immorale e non è un vizio: STOP THE STIGMA!
 - chiarimenti riguardo al post "STOP THE STIGMA".
 - Classificazione di Nutt dei "danni da droga": una buona approssimazione con alcune criticità.
 - Danni legati alla droga nel Regno Unito: un'analisi decisionale multicriterio.
 - Development of a rational scale to assess the harm of drugs of potential misuse.
 - "Qual'è la droga più pericolosa?" (dal blog di Valerio Rosso).
 - non maledico la "droga" per i miei casini...
 - "droghe" e alcol: uso ricreativo e dipendenza patologica.
 - Per far smettere un tossico serve "fargli toccare il fondo"?
 - "drogarsi" non è immorale e non è un vizio...
 - Una via psichedelica alla cura delle dipendenze - Fuoriluogo.
 - Il trauma, lo stress e le dipendenze: "Nel regno degli spiriti famelici" di Gabor Matè
(libro sulle dipendenze).

 - Riduzione del danno/rischio e info sostanze/dipendenze ("droghe", alcol, farmaci/psicofarmaci/sostitutivi):
 - "gruppo di mutuo aiuto per sballati e alcolizzati" (Gruppo FaceBook)

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