Trovo spesso irritanti e offensivi i passi degli AA (Alcolisti anonimi / Narcotici Anonimi):

Dubito che la causa principale delle dipendenze sia sempre l' egocentrismo (usano il termine "cuore"), quello al massimo può essere una conseguenza del bisogno impellente dato dalle sostanze e dall' impulsività indotta da esse..

Vedo più come causa il profondo malessere psicologico e sociale unito magari a una predisposizione individuale..

[uno scritto di AA/NA che parla
dell'egocentrismo come
"cuore delle dipendenze"]

Riporto qui sotto una interessante riflessione in merito, scritta da una persona su un gruppo Telegram che tratta di "Riduzione del Danno/Rischio":

Anche il profondo malessere psicologico e sociale è una conseguenza e non la causa.
La matrice è un ambiente che genera e stimola la predisposizione a quella conseguenza.
L' ambiente famigliare si basa su adattamento a quello sottostante e sovrastante, e che regola il funzionamento intrinseco del sistema socio-economico-culturale complessivo.
Tant'è che le dipendenze, in ogni loro forma "legittimamente" accettata per convenzione o illegittimamente inaccettabile per convenzione, sono semplicemente tasselli di quegli insiemi complessivi detti violenze strutturali e culturali derivati a loro volta da un' intrinsecitá sistemica, che necessita di scarsità psicofisiche per "rendersi" necessario ininterrottamente senza doversi realmente trasformare di conseguenza alle esigenze degli esseri, ma adattando secondo sue necessità gli esseri.
Anche le forme di "disdattamento" sono in realtà tentativi adattativi no?
L' egocentrismo parte dal bisogno di un "ego ferito " di ricentrarsi, il quale ipertrofizzandosi (se ci riesce) si adatta perfettamente alle necessità sistemiche.
Inoltre le parole sono perlopiù concezioni derivate da dissonanze cognitive "normalizzate", quindi parlare di egocentrismo quando si parla di dipendenze può risultare anche abbastanza paradossale.. è un illusione di egocentrismo, che può rendersi reale in frangenti che riguardano le relazioni con gli altri, ma in quella con sé stessi è più come se la sostanza fosse resa egocentrica anche contro chi la utilizza.
Di norma si passa semplicemente da una dipendenza a un altra e seppur vi è una netta sfumatura tra dipendenze "più" dannose o meno (a livello di salute personale a breve termine) non hanno niente a che vedere con l' essere interdipendente o in interrelazione con le cose o gli esseri.
Anche la fede è una dipendenza, i danni che causa sono evidenti i maniera diversa da quelle da sostanze, ma come per queste ultime se si osserva, spesso le conseguenze si ripiegano su altri e su più largo spettro sociale e culturale nel tempo.
Causa-effetto.
Se si volessero fermare in maniera sistematica le dipendenze "tossiche", qualsiasi esse siano legali o illegali ,morali o immorali, credo si dovrebbe iniziare dal cambiare radicalmente la matrice generale, altrimenti si rischia di lenire i sintomi, risultare asintomatici e perpetuare qualcosa che si accavalla e aggiorna in automatico con il movimento della radice.

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Riduzione del danno per i consumatori di droghe, cosa è e a cosa serve:

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