Confusività e falsità nel linguaggio politico. (militarizzare il paese a suon di fake news)

- marzo 05, 2025

"Non c'è dubbio che si possa ottenere la fiducia anche in modo ingannevole. In questo caso l'apparenza si trasforma impercettibilmente in Realtà, e le qualità, che prima erano considerate false, vengono elevate al livello di abitudini" (Luhman: 'La fiducia').

Poche parole del sociologo tedesco ci illuminano sulla enorme difficoltà di attribuzione di fiducia nella società attuale, dove i media e le stesse smisurate reti dei network sono asserviti ad obiettivi strumentalizzati economico- politico- propagandistici. Sono enormi ed instancabili produttori di una 'fake-fiducia', di una fiducia paradossale, basata sulla complessità di una gamma intrecciata, ramificata e spesso incontrollabile di inganni e di forme di arroganza travestita da promesse: come difendersi?

Occorre indubbiamente denunciare:

la manipolazione statistica contraddittoria tra diversi Istituti cui si affidano sondaggi di opinioni;
la diversità di interpretazione di dati numerici di ogni tipo per ottenere effetti confusionali;
la inoculazione di ansie e paure, mediante un travisamento nella lettura storica di vario genere (si pensi a come l'arrivo di migranti sulle nostre coste, con pericoli che fanno comprendere la loro disperazione, venga definito 'invasione' e trattato con ulteriori negazioni di accoglienza);
la diversità di interpretazione di dati sulla criminalità diffusa, che viene presentata come crescente, pur senza esserlo, solo per incoraggiare gli effetti di eccesso di difesa, autorizzando il cittadino ad armarsi e colpire alle spalle persone sospette, definendolo come 'eroe';
l'identificazione di persone, che assumono sostanze stupefacenti, come difesa da inguaribili conflitti interiori, con comportamenti criminali.

Tutto questo - e molto altro - viene ad alimentare l'effetto 'paura', che viene strumentalizzato da forze politiche governative per ottenere una fiducia fittizia ed il permesso di 'militarizzare il territorio' e consentire a chi governa il controllo capillare di tutti e di tutto come nel Panopticon di Bentham:

anche se il controllore non c'è, quelli che il Potere vuol trasformare in 'sudditi' si dovranno sentire costantemente osservati.

Ed ecco poste le basi di una limitazione o abbattimento della democrazia. Direbbe Greimas, linguista descritto in un precedente post, che il sintagma dell'effetto paura è il seguente:

ansia diffusa

- aumento esponenziale della xenofobia

- fiducia a politici che enfatizzano la sicurezza pur non dandola

- limitazione della libera circolazione e crescente militarizzazione territoriale.

Il gioco è già fatto in altri Paesi. Ma anche noi potremo, a breve, constatarne gli effetti..

[scritto di Alfredo Bianco, gentilmente concesso per la pubblicazione su questo Blog]

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