Empatia: non serve dio per sapere cosa è sbagliato!

Essendo atea mi è capitato spesso di discutere animatamente online con persone dalla salda fede religiosa (di solito cattoliche, ma per un mero motivo statistico: in Italia buona parte delle persone si autodefinisce Cristiana Cattolica) che sostenevano come "senza la religione e la fede in dio nulla ci vieterebbe di uccidere e stuprare gente a casaccio": a me questa gente fa paura!
A parte che già potrebbe bastare il codice penale, senza necessità di punizioni post mortem, per indicare che certi comportamenti antisociali non dovrebbero essere attuati. 
Ma soprattutto, è da psicopatici non capire da se a livello empatico-emozionale che stuprare e uccidere sono cose sbagliate, a prescindere da una possibile punizione legale o ultraterrena!


Non mi serve alcun dio o comandamento religioso per distinguere giusto e sbagliato, mi bastano l'empatia e la sensibilità a darmi una coscienza morale e a farmi sentire tremendamente a disagio anche al solo pensiero di nuocere deliberatamente a terzi, di truffarli o di approfittarmi di loro.

Nonostante il mio passato da tossica sono incensurata: il mio reato più grave fu rubare alcuni pezzi di formaggio in un grande supermercato per poi rivenderli a metà prezzo a dei pensionati. 
Non ho mai truffato o attaccato persone ne ho mai rubato oggetti a parenti per rivenderli: se mi servivano soldi piuttosto mettevo a rischio e umiliavo me stessa per procurarmeli, ma senza nuocere a terzi!

..e NO, il mio passato di dipendenze non deriva dalla mancata educazione religiosa, ma da altri fattori che mi hanno portato a usare sostanze illegali ("droghe" come eroina e cocaina) e legali (benzodiazepine e alcol, tanto legalissimo alcol) come tentativo fallimentare di "autoterapia".
..e NO, un educazione religiosa non mi avrebbe resa più "felice" evitandomi le dipendenze: c'è pieno di tossicodipendenti e alcolisti che hanno avuto un'educazione cattolica o di altra fede religiosa e c'è pieno di persone con disagio psicologico o patologie psichiatriche che hanno avuto un'educazione religiosa (e anzi, in molti casi la religione al posto che sollievo può instillare potenti sensi di colpa e paure pur senza fermare il comportamento in alcun modo).
Come trovo tremendamente irritanti i programmi di terapia delle dipendenze fondati sul principio che mi "serva l'aiuto di dio per guarire" o che in generale io debba "convertirmi e trovare la fede", e/o che io in quanto "tossica/alcolista" non possa agire in modo morale fino a che "non trovo dio": 
sto uscendo dalla dipendenza grazie a farmaci e psicoterapia (sobria da 5 mesi), rimango atea e mi comportavo in modo "morale" anche quando usavo sostanze illegali e legali e le dipendenze non sono "vizi"...
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LINK:

 - Una senza Dio che pecca di accidia...

 - Il problema del credere in una Religione..

https://riemersione.blogspot.com/2024/03/il-problema-del-credere-in-una-religione.html

 - Festeggio i 5 mesi sobria, il ristorante cinese mi regala una birra..

https://riemersione.blogspot.com/2024/06/festeggio-i-5-mesi-sobria-e-il.html


 - Empatia (definizione dell'Enciclopedia treccani):
 - EMPATIA (dal blog Staeofmind):

 - "Drogarsi" non è immorale e non è un vizio! (STOP THE STIGMA)
 - Chiarimenti riguardo al post "STOP THE STIGMA":

 - Alcolismo, il mio percorso (Blog Riemersione):
 - Mi presento: sono anguilla83.
 - "gruppo di mutuo aiuto per sballati e alcolizzati" (Gruppo FaceBook)

 - Riduzione del Danno/Rischio e info sostanze/dipendenze ("droghe", alcol, farmaci/psicofarmaci/sostitutivi):
 - Disturbo da Uso di Alcol secondo il DSM5:
 - Disturbo da Uso di Sostanze secondo il DSM5:

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