uscire dall'addiction è essere come "un lavoro in corso"?
"sono un lavoro in corso!"
Dice la frase motivazionale di oggi della App "iamsober"..
Ecco perché tempo fa ci ha provato con me un settantenne che poteva essere mio padre per età... 😅
A parte gli scherzi e le battute di pessimo gusto su "anziani e cantieri", sto provando a fare tanti piccoli e grandi cambiamenti per migliorare la mia vita, ogni cambiamento diviso in step fattibili..
- Non solo non bere e non sballarsi con altro,
- prendere le medicine prescritte in modo il più possibile congruo alle prescrizioni
- e affidarsi a chi mi ha in cura
- ed essere sinceri (questo non vuol dire non discutere con il medico se secondo noi non ha capito come stiamo o sbaglia o ci propone terapie secondo noi inaccettabili o inefficaci: non ci può essere vera fiducia e compliance senza un dialogo aperto),
- fare psicoterapia e impegnarmici davvero,
- riflettere sul mio stato mentale e su cosa può aver provocato una emozione negativa e riconoscere di che emozione di tratta (sembra banale ma per me non lo è affatto, anche per questo scrivo: mi aiuta a riflettere su ciò che vivo e su come mi fa sentire) e imparare a gestirla da sobria,
- non saltare gli appuntamenti al Ser.D. e arrivarci in orario,
- cercare di fare movimento ogni giorno,
- cercare di mangiare più sano,
- passare alla sigaretta elettronica (11 settimane pochi giorni fa),
- cercare di curare me stessa e la casa,
- chiedere per avere una borsa lavoro (sono in lista da mesi),
- tornare a leggere, ecc..
(sembra un po' il finale di Trainspotting, ma senza tradimenti: avevo un etica anche come "tossica e alcolizzata")
Quindi si, lavori in corso, cercare di migliorare le cose su più fronti per stare meglio...
Cercare di gettare le basi per Riemergere e guadagnare la riva...
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